MIELE SELVAGGIO

Come potrei trattenerla in me, la mia anima, che la tua non sfiori; come levarla, oltre te, ad altre cose?
Rainer Maria Rilke

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Ti cucirò una veste con la bocca

un contorno di baci e morsi

dal collo fin lungo le spalle,

sulla tua pelle liscia

sotto la scorza del tuo dolore.

Tremanti di piaceri

schiamazzeranno tutta la notte

quei cani,

mentre noi in questa stanza buia

grideremo ai voli

fino all’oscuro spazio del mattino.

Assaporerò ogni tuo orlo,

traccerò una mappa sul tuo corpo

dal tuo orecchio al fiore delle tombe

dalla sorgente, all’anfora

all’abbandono dei sensi.

E conterò i battiti sul tuo petto

consapevole che non avrà mai fine

questo intervallo di tempo

come il sapore intenso

di un miele selvaggio.

testo: F.R.

Immagine: “Invocar” Arte digital 2015 Bárbara Bezina ©

asong: Zucchero – Una carezza

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