Natura morta

 

E sia. Sia ancora quel calore inutile, sulla giugulare
siano le notti sciroccate, passate a contare i topi morti sul tetto
siano i chilometri di pelle scoperta per attirare le mosche

sia il ristagno dell’acquaio, o magari quel dito di cognac
abbandonato come uno scrupolo sul tavolino

sia la cruda verità!
Che sono il morso su un frutto inacidito
ma non importa, tanto sono compostabile

sto bene con le ossa spolpate, le bucce, le cazzate, la narcolessia,
le carote marce, i tendini che cedono, le carcasse dei lombrichi

e poi mi basta restare in verticale
per illudermi di non affogare

(Foto: Beatrice Orsini)

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