Stanno lì
felici,
fatalisti,
comunisti senza rivoluzione
ma per tessera associati
a brucare l’erba del vicino
che è sempre più verde.
Appesi,
come conati in attesa dello sbocco
esercitando forza con falce e vinello
“che non ci sentiamo più di lottare.”
Sciami,
di moscerini svolazzanti
attorno ai lampioni
della consapevolezza rossa
ormai sbiadita,
cangiante arcobaleno
nel buio di classe
color seppia.