Tutto può dirsi
col nodo alla cravatta fatto al punto giusto
col nodo alla cravatta fatto al punto giusto
per strozzarsi, e la scriminatura
sul lato liscio; con una ridda di petali esausti
ad ammorbidire la polvere, simili in tutto ai niente finti
raccontati al bar. Su questi niente fluttuo
con l’incoscienza rosea sulle labbra e il passo lieve; ma i giorni
mentono. Mentono, con tutte quelle ore
di fodere calde, di sedili che odorano di nuovo, di sogni
allungati con un dito di vino e miele
come su un triclinio; di lontananze
che bruceranno il sangue
con leggerezza
(Immagine: Antonio Merini)