Non Tutti

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Immagine di ® Barbara Bezina

Fosse l’andatura, il flessibile ondeggiare
o qualche grano ancora, di sabbia e farina
a ritrovare il cardiaco lamento di bassa marea

E, Ricordo il sole tra qualche sputo di pioggia
[indirizzi liquidi per la felicità sotto l’ ombrello]
e passi, passi, passi ad ascoltarti ancora un po’
di lacrime mai dette, mai percepite d’ alcuno

Fossero, alcune notti, tra le braccia ad ascoltare
quanto di misero si sporca il liquore delle tue labbra
Ad origliare un po’ il vomere che fende terra e petto

nascosto da un docile sorriso, che non ti dà pace
che è nemico silenzioso tra volti immeritevoli
rosicchiandoti dentro, con qualche supplica
un brandello d’anima.

Seppur mai si saziò, il giogo di noi
circondandoci l’un l’altra in nodi
mai sciolti, forse mai nati,
presenti come pietra per sempre,
alla nascita d’ un Pianeta.

Vedo

Il praticare incertezza e costernazione
quasi quanto il gemito d’un cavallo al mattatoio
Il sangue, che ancora possiedi, ciondolare tra mani
Di proverbi e fabulazioni, di ortiche che si fingono petunie
Appollaiate sulle tue nocche in attesa di una carezza.

Ma, non tutti si esprimono in canzoni
In breviari di perdute fantasie da riclassificare
rigurgitando le tue Ossa.

Non tutti aspettano il sillabare della tua voce
per rubarti ancora e ancora, senza pietà alcuna
un sorriso per conforto o un anno di speranza.

Del piccolo cuore, ho scorto la bellezza
l’ho tenuta tra palmi senza chiedere
senza obbiettare, senza esprimere

L’ho stretto semplicemente
e me ne sono
innamorato

 

 

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