Eccomi filigranata
in traslucenze magnifiche: ma sono io la nera
rotondità sul muro, o c’è una macchia d’ umido
dietro il mistero dei veli? Chissà. Intanto
l’ombelico occhieggia virginale
ma è troppo tardi per l’omelia: sul più bello
anche l’ultimo dei miei spasmi
mi lascia