I violini hanno già strillato.
La fisarmonica delle cicatrici
ha già avviato il suo mantice
il sangue si fa tetro,
ampio il suo rimestare.
Le foglie arricciate
lacrimano sotto i piedi
fanno le morte
e mi assomigliano.
Vorrei ridare l’oro
al mio stucco di viscere
ma le mani
le mani sono girate al contrario.