Paralleli

IMG_7495Non chiedermi

 

da dove venga il suono del grammofono

nell’atrio scrostato; forse dietro

lo sfacelo degli stucchi

 

siamo già vento fra le spighe, estensione

ritmica di uno spazio-tempo

 

dove non serve strofinarsi le labbra

per renderle più rosse. Tutto si riduce

 

allo spessore di un muro. Qui

guglie come albatri ci osservano dall’alto

mentre in silenzio strangoliamo margherite

 

con le dita gialle di polline

e di bugie adulte

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.