Parole incomprese

Il suono di parole incomprese
fissò gli sguardi su inutili scaglie
di ossa di cane riarse dal sole.

Piastrelle di luna s’inabissarono
in fondali di velluto dalle labbra nere
dove si spalmavano polpi intravisti
da occhi rossi di rabbia notturna.

Le rane si ritorsero in applausi al volo
nel fosso verde della memoria
e l’erba s’affastellò in campi di grano
da mietere all’alba
d’una notte senza vento.

Anche le lepri fissarono il silenzio
in attesa d’un fruscio familiare
e i caprioli dagli occhi grandi
cercarono rifugio nel folto
d’un giardino di vimini.

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