Perdita

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Immagine di  Stephano Musso

Un calice amaro
mi sosta in coda
e mille miglia ancora
restano per proseguire

La perdita
mi abita

La perdita
ci abita

E la sua casa
invece
non dista mai
troppo lontano.

Ora dimmi
Tu
che risuoli scarpe al vecchio
con parole rincorse a suffragio

Tu che in frantumi
bagni strade e vicoli e città
Tu che di caldo racconti,
tra pani di padri e di nonni
E di poesia, tra lampioni e cortili

Dimmi,
La perdita
ci abita?

Dimmi, se Lei stessa possiede
o è lo scalzo rumore dei piedi
sul freddo mattonato della via
a dominare intervalli e silenzi

Se è vuoto di questo corpo,
o solo margine bianco
pronto per il tratteggio

Vorrei sapere
sapere
dei difetti pigionanti
Dei buchi d’ossidiana
e del salto e della caduta

Dimmi,
La perdita
ci abita?

O siamo noi
ad abitarla?

 

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