POESIA PRIVATA

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s’ascolta in stanze da due
e lungo i giorni

condivisi lontano dal mondo
dove occhi

chissà quali
vedono sfilare sagome di noi

senza riconoscerci

*

Ascolta Paul Éluard
un uomo.

L’ascolta da una voce di donna che
gli stringe Pavese al petto.

Across the universe / strawberry fields forever.

Un treno deve partire in sottofondo
macchine da scrivere.

Due fragole sul palmo della mano.

Di roccia sangue e lacrime
l’opera d’arte del mattino

*

Sono sopra di te
guardo come il verde s’accosta al grano.

Si scurisce il giorno infastidito
dall’impossibile.

Nelle mani ho a cuore l’attimo
ora vuoto di corpi.

Ho negli occhi solo questa cartolina
che fluttua per ricongiungersi

alla scrittura d’un tempo
che conosciamo, tempo

d’una goccia o goccia a goccia
d’un barattolo di miele

che abbiamo messo via
dalle grinfie di domani

*

E non saprei come altro dire
un verso o uno scatto tra le ciglia

se s’annuvolano pentagrammi e non resta
che cantare senza meta

painting: Joseph Lorusso

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