Polvere

C’è tutta una storia
di ragni e fuochi
nei tuoi occhi

neri pozzi colmi
incontenibili

vanno larghe queste mie parole nella stanza vuota mancano d’aria fino al soffitto fino alla pendola ferma sul muro che scansa l’ora o la nega

si annodano le mani alle caviglie
si danno giri alle intenzioni
si indagano vetri e specchi
questi lontani parenti dei sogni

come vorrei le tue pantofole in quell’angolo e il tuo perdere tracce sui miei sbocchi di nuvole queste lenzuola intatte implacabili come vorrei le tue mani sui miei seni incompiuti e le tue pause pacate come piccoli approdi 

ora
il tempo
non è più
che un vano gomitolo

sono due dita
che camminano
sopra la polvere del corrimano

Loading

2 Comments

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.