Qui dove sono
Ero come inseguito
le parole correvano e io a stargli dietro ero come inseguito
saltatemi lettere addosso
ingoiatemi in un respiro frontale
fermate alla gola il coro sonnambulo che passa
ho voglia di scrivere l’Asfalto stamattina
qui si trattiene il vento sulle foglie l’animo le accarezza
ché sono l’albero che mi cammina e il verso pianto a terra e non ho terra
e cerco in fondo alla mia bocca un suono d’acqua
suonate alla mia vanagloria di topo intelligente che va in cerca di ragni
alla corrente elettrica dei miei violini
pizzicatemi sulla lingua i vostri rami alfabeti
i vostri cani affamati
dimenticatemi sulla schiena
sono un fiore
il fosso il periglio la corrente
la mano che trasforma i passi
tiratemi da un’orchestra di sassi