Ora
abbiamo già sfilato a sufficienza
Queste frasi concesse al poltrire della mente
Forse hanno già fatto il giro e sono tornate passando per il via
Ricordo
che in fondo un tempo avevamo ragione
e nei sobborghi gli scheletri tremavano
al di sotto delle nostre fondamenta
Non si discuteva
su come trincerarsi
su come nutrire la fame di questo o quel mondo
ma di come avanzare
appiattendo
ogni eterea nostra angolatura
[Il tondo, signori miei [come un seno proteso]]
era l’evidente volontà
di questi pochi occhi di cartone
E ci siamo lasciati davanti ad un bar
gingillando un bicchiere tra le mani
pungendoci il labbro dalla rabbia
che ci ha consunto via.
Ché poi, non avevamo preteso molto
se non l’anima nostra
Il resoconto dell’eterno che
dicono, poi, dopo… magari
ci appartiene
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