Respiro
e sento l’espansione
violentarmi dolcemente
respiro
e ingravido certezze,
pulsioni
che non mi pare neanche d’essere intero.
Ero cieco quando il cieco ragionare
cadeva in infusione sul bordo dei denti
ero al centro dei venti
quando riunivo nervi efferenti
che dal centro
non portavano via gravi, zampe, pustole,
tutto
e tutt’ora travaso litri di mattine
per abbeverarmi del limpido
e sopravvivere,
vivere,
respirare.