A te M. perché sei una donna speciale.
Ricorda l’avorio
della tua torre, donna,
i passaggi
che rialzano arazzi
distogliendo i varchi:
nessuno ci si pulisca più i piedi,
il culto di te sia
attraverso pelle inalterata
il verbo sulle labbra enigma al marciume
e poi, sfinisciti,
strappati le unghie
scava fosse profonde
seppellisci
chi ti ha infestato
mortifica tu stessa
l’alba di un veleno.
Volta le spalle al trono bugiardo
ora che conosci
la frustata delle regole;
torna inespugnabile.