È tragico come tutto in fondo
parafrasi un compassionevole
slancio alla risata
È perverso accettare, a volte
un ghigno rotto
o il vetro spento dello sguardo
Vedo
un solo giorno
a svelarci già i mattini
penoso
dissotterrare qualche vagito
nell’aurora disabitata
[come un groppo di pena
sradicato dallo stomaco]
l’oltraggio reso al cielo
gioca l’immediato
d’un bacio vizzo
Tende un arco s-puntato
lasciandoci il drappo
del cordoglio
e uno spacco
sopra il cuore