Se tanto tace il vento
e delle finestre luci semichiuse,
in questo frusciare d’auto rosse
tra marciapiedi di pedoni distratti.
Se tanto tace dentro, il vento
è solo per i tuoi occhi d’ora.
Quel divorare inquieto, sulle labbra
del mattino.
E mi tace, questo silenzio denso
mi comprime in un abbraccio
di speme e lussuriosi sottoscala
Le serrande di negozi sfitti,
il vociare sommesso di chi sa.
Di chi ha speso ogni barlume
di quest’aria calda che racchiude.
Se ogni cosa tanto tace.
E’ solo sfera di sospiri imprigionati
in un sogno lontano ed autunnale.
Di foglie, scivolate dall’albero
lentamente
alla fine dell’amore.
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