Quale fu infine la storia torta che s’espresse
Quel lungimirante esordire di giorni scaduti
tra consuetudini smaltite dietro pulci ipertrofiche
e raccapriccianti gioielli di puro dolore grigioperla
Cosa fu del dunque? Del dimostrare ferro e merda
sopra i falchi sterminati di male e vita faringea
o delle Urla in Postriboli densi
privi di significato compiuto
Del morire lento, esalato con un fremito al vento del nord,
solitario in una smorfia di fumosa ambizione
nell’ultimo senso da mozzicone torbido
Quale di questi, quali di gioie, quali di morte?
quali di cosce e spalancate filantropie ?
Quali desuete semincoscienti giustificazioni
per tutto questo liquame?
Per i dettami disperati
lungo lo stralcio di una via
per le sole dipartite
o le sole andate senza ritorni?
Non trovo rammendi al celeste disimpegno
né più scuse nell’orto dei poveri.
Sola mi resta l’accecante dicotomia
il palesare incestuoso del cosmo
il non senso che tutto
attinge
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2 Comments
Del morire lento, esalato con un fremito al vento del nord,
solitario in una smorfia di fumosa ambizione
nell’ultimo senso da mozzicone torbido…
L’ennesima, preziosissima perla da un poeta dall’immenso talento