senza titolo

Come galleggia bene il tempo, nel suo vagone d’ombre, lievi, nel greve appiglio di spine.
E questo treno tiene ferme le stelle ancora più marine alla buon’ora, quando sui marciapiedi vanno e vengono.
E’ il prodigio dei fili, riverberi della parola puttana. Corpi uguali alla notte. Che pure ritornano alle case, stanchi, accendono i fornelli, baciano sulla testa i bambini.

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