quelli che fanno un nido nella bocca
che piove a dirotto e si nascondono
salendo e scendendo girando attorno
nati sotto gli ombrelli sotto gli occhi
piangendo e ridendo all’unisono ahi
i silenzi innati
finiti in scultura pensati e costruiti musei del silenzio quando scrivo
quando guardo e dormo e penso ad orecchio
e una piccola trama di buchi mi tiene
varchi intrecciati a una persiana di cinque endecasillabi nel cuore
qualcosa che sento
appena prima del suono
appena nasco da un nome qualunque
poco dopo un saluto quando accordo e braccia e bocca e una corda salta e rido e butto via l’ombrello oppure quando sbarco
corpo d’albero argonauta
in terre altissime
se non è questa scrittura
di albe invisibili uccelli
che guardo lontano scomparire