C’erano vene d’afa fuori del discount,
si perdevano spalancandosi ad estuario
sebbene il pane fosse calmierato soltanto
in quell’occasione ma qualcuno sapeva intuire
la divisibilità dell’atomo, fra un’elemosina
e un calcio in culo perché la branda
non poteva contenere troppe braccia affamate.
Le briciole sapevano di napalm allorché
vennero sparse corolle di panteismo in vista
di cuori palpitanti nell’Agorà, e
gli amori profetizzati preludevano la perdizione
d’ogni ritegno quando cherubini jazzofili
si misero di buon buzzo al trasporto
d’oceani nei forellini di rena.