Mangiare la mela con la buccia, saltare dentro numeri in sequenza
con un piede solo; erano i tempi agnostici delle lampadine
fulminate, e dei palloncini
soffiati con la bocca. L’autunno
sapeva ancora di castagne, e non c’era sangue
nelle cartelle della scuola. Chissà perché, adesso
la gola ci stinge sulle mani: in fondo
siamo solo gessetti
abbandonati sull’asfalto