Corpi di fondo
(Ai profughi morti nel Mediterraneo)
C’è un motivo se il mare è pescoso
: la pigra indolenza di questo giorno chiaro
ché la morte vien di notte
e senza scampo
Nell’acusia dell’onda
non esiste giustizia
::solo:: ::una:: ::vacua:: ::fluidità::
Nel riflusso e nel ritorno
annegano paure e desideri
L’imprecisione |esatta|
come il lancio di una gomena a vuoto
il risveglio di un gesto
{nella luce}
La diagonale errante
del sole che {barbaglia} in superficie
al nostro stringerci le mani
per il freddo
nel terrore
Quando il {prisma} si compatta
|in 4-cubo|
e la fame di ragione
che ormai giace giù nel fondo
è inappetenza
La magrezza della Lupa
la Papessa
che di tutte le sue brame
sembra esausta
Nella lucida
e beffarda
Resilienza.
(Dall’antologia AA.VV. “Alla luce d’una candela, in riva all’oceano”, a cura di Letizia Leone, L’Erudita Edizioni, Roma – 2018)