Secernere gradi di trasparenza
appena attutisce il tintinnio
dei nostri sgomenti.
Iniquo è controllare la fissione
del nucleo dal quale sciamare
come fossimo ingranati all’assoluto.
Però che si taccia la guerra con la fede,
nel credere, elevando gli occhiali,
le fanghiglie , oltre i proclivi, lacerano i lumi.
Nonostante i cantori
di questa patina lisa e lucida
ci contengano al brulichio
custodendo i nostri rancori
Il simbolo che coagula il cuore
ci fa essere rettilinei, curvi e stami acquei,
lasciando la lanugine
socchiusa al ciarpame.