Dormivo sopra un ramo
di giorno
con la luna nella forra
che era humus e concime
ai miei sogni incavati
nella zolla tra la terra.
Ed una corda d’oro
scivolava dalle mani
mentre sognavo
di soffiare via
con le nuvole
della mia fantasia.
Ed era questo gioco
di voli senza ruoli
che alleggeriva l’aria
e incendiava gli occhi
quelli che oggi vedo
sono specchi rotti
che riflettono il gelo.