Sorso

E’ un ricordo che bevo con un sorso:

Osiride mi cambia colore, aspetto,

divento un capezzolo, mi succhio,

nutro il bimbo che gracchia dentro,

è quest’anima  e quest’anima

assomiglia a un corvo, svenuto,

dove sgorgano alfabeti sconosciuti,

è la Cornovaglia con i suoi venti oceanici

talvolta, mi dico, è come se avessi

il vento nei respiri

anche ora che non ce n’è 

e sono pesante in questo mare di parole.

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