Sotto e sopra

Versare tutti gli occhi sul senso del mutabile:
arrivo e boom: un biscotto, un biberon, un sakè
che tutto giunge con l’odore del tuono
e poi va via come la barca di carta
che si riempe di colpo e affonda, risciacqua
il viso, tutto, intriso di nuovo dal fondo
e la tinta caduta dai becchi come l’ocra,
arriva decisa sulla sera; il tramonto
che guardo è l’esclusione dei persi
ma sto seduto tra voi, per voi,
con voi, cortesi, scortesi, vi voglio bene
fa lo stesso, se il fuggifuggi e il saliscendi
arrivano come due schiocchi di guerra;
è così, proprio così , lo vediamo già
nel parapiglia in cui cammina l’universo
e io sono fermo qua, su una roccia,
che divento magma, come lei, poi, immobile
a guardare con gli occhi pesti
l’eterno che mi scopre sotto e sopra.

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