II
Rosa fresca aulentissima
supporto del mobile intagliato
sul tronco di leziose virtù;
col favore di scaramucce tra dèi
quasi estinti
con lo straniamento di nuove religioni;
venimmo dalle origini del fuoco
fluttuando su estasi temporali;
vedemmo fiamme ammansire fiere urlanti
nelle buie cavità
delle intelligenze pregenetiche
e cantammo, sapendo che luci tremarono
veloci al dipanarsi delle stagioni
staccatesi da pareti dense di future reliquie
E quindi uscimmo a riveder le stelle
sibilando cantiche sognanti,
evocando perdute rappresentazioni,
mobili come l’inconsistenza degli spazi