Vedi, nella zona più bassa del volo
radente dei passeri, troviamo parole per salire,
la porta della brina immaginaria
in questa meraviglia estiva
a dare freddi e azzurri vocaboli
per il sinuoso senso del rito quotidiano e duale.
Dove si aprono varchi nel paesaggio
si allarga anche la mente
lavoro e sesso e amore si coniugano
le ali senza tempo di virtuali ore:
se cerchi un margine o un velario per coprire
con tende di libertà la storia o
con le tasche piene d’erba uscire allo scoperto
tra le strade e fare con altri il poeta.
2 Comments
Non sei sul gruppo di Facebook e quindi te lo dico qui.
Splendida!
Complimenti Raffaele, poesia di grande intensità e spessore!