(Sul ciglio dell’autostrada
nere gazze spericolate pascolano
irridendo i bolidi.
Maledetta questa vita che mi innamora
per straziarmi il cuore e maledetta
la bellezza delle tue cosce che meritava
l’eterno ed è destinata al nulla).
Tutto il mondo è una bancata
di marmo lunense o di Paro
cartamodello da sarta
che racchiude innumerabili
modelli di veneri e Amori
e laocoonti mai scolpiti.
Si cela ovunque
manifesta
l’illimitata poesia della realtà
che trascorre anche non detta
e trasmuta in nuovi e sempre diversi
versi.
Fatevi, occhi, capaci
di vedere sempre
mentre a voi, mani,
comando quiete
che beato è chi vede
(e poeta sia detto)
anche se non scrive
e dannato
chi senza vedere
scrive.
(Un vecchio cane incatenato
al suo pensionato
zoppica nel piazzale del Brico
mentre sversa la radio
da una sala bingo
sulla strada il suo rap).