Da entrambi i lati
della riserva indiana…
Ci separa asfalto
da asfalto,
fiume immobile
grigio,
attraversato da lamiere
gialle
e
tracce di giornate
che velocemente
accadono
-nella grigia lingua
di mobilità-
equilibristi del quotidiano
per professione,
si tuffano
nel fiume grigio
con la sua lunghissima scia
di smog
e
macerie di occhi,
in sub-affitti abusivi
di intimità.
Regola
e
confine
di passi
e
porzioni
urbane
concesse….
Solo quelle che
i nostri piedi
sono in grado si sostenere…
Cancellandone le tracce
ad ogni traccia.