Quante volte, ancora
completamente inaridito
a centrare il bersaglio
Appoggiato
con flusso caldo
vomitando l’inferno
E ricordare e barcollare
nella medesima torsione
sorretto dal braccio
Lo scivolare
di acque torbide
residenti sconfitta
tra morte
e incapacità
quel piacere
senza luce