Ti abbraccio.
Il mio foglio al tuo foglio
che non sia tra noi una falda d’aria.
Mi curvo dove sei convessa
m’infosso
dove sporgi
dove sei scava colmo
solo le mani vasaie lascio a strisciarti
a stuccarti
a dorare il tuo sarcofago
con una sfoglia zecchina,
solo le mani rampicanti.
Ti abbraccio
che mi ritrovino in te come nell’ambra
reciproci così a lungo
da non sembrare vani.