Immagine di Aleksander Marek Korman
Ti vorrei dire
ma proprio non mi cade
la parola.
In verità forse
dovrei sbranarti
Renderti partecipe
delle mie carni o di questa noia
Ti dovrei magari additare
Inculandoti in un fosso
– E certo perché no –
averti tra le braccia
il tempo giusto
Perché sei sgualdrina
Eppure, rimpiango ogni secondo
di quella mattina, che non avevo voglia
E ti ho percorso con la lingua, solo per farti soffrire
Solo per sentire
il guaito da cagna isterica
che tanto ho amato.
Ti vorrei dire
ma proprio l’ora non convince più
E lascio andare l’orologio con il suo Tic Tac
ancora un po’, ma sì
forse prima o poi
te lo dirò
o mi farò
un fottuto digitale