Umori

Potrei finanche credere che il cielo non esiste 
non fosse quell’insidia rumorosa dei corsivi al mattino 
quel morire distratto delle nuvole 

scrivo in un coro di vetro
le bellezze del mondo 
e non le intendo

corpi di altre lettere

questa manìa a colmare vertigini è un giocare al volo
un disperarsi ridendo

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