Le corsie sono sempre troppo strette
e stretta è la tua vita di abitudini,
gli scaffali sono altissimi e full optional
e hai l’occhio destro che non sa decidere,
devia sulla stanza che hai in testa
dove la luce era poca e l’attimo caldo
ma è la spesa che conta oltre i confini,
io nel carrello sono piccolo e guardo
ho anche la lista tra le mani
mi sento importante in lettura.
La mano mi accarezza senza voltarsi
i prodotti sono troppi da comprare
la distrazione fatale sulla qualità
profuma di stato imperdonabile,
ti osservo e fai fatica a spingere
questo carrello è pesante
ha sale grosso per le lacrime
e zucchero per il resto,
un sacco di spezie antiche
buone a nutrire anime esili.
Mentre mi rubi la vista sei seria
ho le mani vicine e cerco di leggere
ma la mente pensa ad altro,
annusa l’essenza d’oggi
non si cura dell’urgenza di mangiare
perché vederti così mi sazia
e cresco mentre mi distruggo,
tra il caotico rumore di fondo
da centro commerciale insensato
non posso distrarti con i sorrisi
dall’offerta del mese due per uno,
sono piccolo nel carrello
e le mie urla non hanno parole.
2 Comments
Ogni lunedì, per ricaricare il frigorifero, affrontavo spese come quella che descrivi.
Difficili, ma bellissime.
Grazie !
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