Non c’è più il tergicristallo
a movimentare la scena: il fluido
resta fermo nei polmoni, fatta eccezione
per qualche sasso piatto che lo sfiora di striscio
facendo i cerchi. Pianto rami acerbi: ma il canneto è umido
e i limoni nascono malati. Così lascio questa terra di finta torba
portando con me solo l’essenziale: una lucerna senz’olio, le muffe
di una vecchia casa demolita e una dose di veleno per tutte le notti
in cui mi ricordo di sognare