Mi diedi alla fuga
per riavermi galleggiante
in tante “me”
sommerse.
Meduse splendide,alcune.
Nodi al pettine,altre.
Molte sono lanterne:
speranze rosse
nello spauracchio
di un cielo notturno.
Qualche “me”
è testa di struzzo.
Salva
Ma sotto-sabbia.
Mi scrollai
da una spalla
più di una prigionìa.
Ora,a testa
tra le nuvole,
rivedo alcune “me”
riapparse.
E dò il benvenuto
alle nuove.