1.1. post post scriptum 1.2. della festa (2010)

 

1.1.

RICORDI?

c’era un argine ingrossato;
un libro di Nietzsche
e una frase di Brecht.

– <<perdere.>>
– <<odiare.>>
furono parole pendenti
per prime dalle tue di labbra
(io – per me
avrei preferito la notte
che brucia lo stomaco
bevuta d’un sorso),
ho sentito spesso la tua

presunzione = fuggire da sé stessi perché assoggettati ad altri

e ne ho ricavato febbri insonni.

 

1.2

ci sono demoni borghesi,
alito di vino e sguardo eretto
sul tuo collo
nudo –

ma io che ti ho vissuta adesso
muoio,
zoppo,
in debito di alcune sbronze.

così è, il mio saluto liberato:
niente più parola e solo
carne
d’ora in poi –
vivere
scordando
di esistere.

 

 

 

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.