Solo titoli

E’ un saio di briciole
questa zavorra di feritoie
in difesa degli spazi.
E’ un paltò di fieno bagnato,
di fiamme frivole,
di feti obsoleti potati alla bisogna

-che spinga la ronca
la ronda sugli arti
per sfregiare colonie di nervi-

Non ha cuore né anima
la pancia vestita,
non ode che tovaglie imbandite
tutto il resto,
è silenzio, feroce silenzio,
è un citoplasma di fumo,
d’insultatori o ruffiani,
arlecchini stinti dal timore
di ritessere se stessi

li vedi in giro
a raccogliere magenta,
per poi svanire
fra sonori schioppi di tacchi

e rauche fauci sento
in questi quintali d’oblio
senza capire mai
il dissesto di un ingoio.

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