Abbiamo la stoffa
le maglie larghe
una crema per le imperfezioni
vorremmo carteggiare la forza
con più forza e malta
per tenere assieme ciò che scinde
per bere ciò che viene a galla
per saldarci nel bulbo della folla
Sarà perché tutto è liso nella noncuranza
tutto, anche l’essere che frusto palpita
nello scomporci e ricomporci
nel saldarci alla rivolta.
Potremmo essere trini o multipli
già da domani, da oggi, da ora
ma ci hanno eradicato il pieno
e il dito ad indicare il sogno,
il privilegio odierno è ringraziare
che qualcuno ci munga fino all’osso
e noi, con tutta pazienza, prosciughiamo anche lo spazio
col nostro sfizio di immaterialità
con la necessità di avvicinarci e respingerci
caracollando nelle braccia di un pagliaio
ma agosto ha ancora braci forti
finché uno psicopatico riderà
finché un bimbo scoppierà una foglia tra le dita
finché una donna, una sola, non si aggiusterà il cavallo con le mani
e l’uomo con la lingua arruolata al disconoscimento
smetterà di sibilare
acquattato nei calcagni di un gendarme.