Forse ho odiato troppo
questo destino:
il me medesimo che sparisce.
Vivevo sospinto, così
nella nebbia;
in una sorta di nemesi
senza radici.
E non do torto al nemico:
a questo tempo che impera,
a questo sogno che tradisce.
Racchiudevo nel pugno
il dolore di un’era.
E forse odiavo
come la scelta
tutt’oggi odia
se stessa.