Al dio dell’eloquenza
chiedo fino a quando
dovrò settare parabole,
attendere la densità
di una risposta casuale,
rimestare gusci
per scovare il rosso
che lavico
scorre senza sapere.
Dieci brume ho scagliato
tutt’attorno al colore
che ancora m’argina,
dieci come gli accumuli
di rive formate
da sciabordii di fratellanza.
Sorpresa a volteggiare sui respiri
la mia tanica
ha sparso litri di acquolina
per ciò che potrebbe
e ancora per ora non è.
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Versi che rivelano la personalità del Poeta: originale e fuori dal comune. Ancora per ora non è, quando lo sarà? Le coscienze si risveglieranno dal torpore in cui si trovano?
Grazie mille Sara!
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