Ci sentiamo i più vulnerabili. Essendo poeti, ci
riconosciamo appartenenti ad una professione nobile e pericolosa.
È come trovarsi in Pakistan dopo il tramonto. Le forze del male
insieme a questa industria implacabile e spericolata
minacciano costantemente i commando della lingua le cui sacre
armi combattono contro i pronomi (e anche i sostantivi
dilettanti incontinenti) che appartengono solamente a coloro che si dimenano
in trincee di ambizione e che stanno esaurendo le proprie
munizioni oneste e, come un messaggero pachistano, sono
nella trincea della mia mente e desidero solo che il campo di battaglia
dell’arte della lingua diventi visibile come tutte le uccisioni senza senso
in una notte indaco di un deserto mediorientale
Michael C. Ford in “Nuova Antologia di Poesia Americana” a cura di Alessandra Bava (Edizioni Ensemble, 2015)
http://edizioniensemble.it/home/88-nuova-antologia-di-poesia-americana-9788868810368.html