Avrei scritto
di quell’onda e la sua piena.
Dello sciogliere i colori
dentro un viso d’acquerello.
E avrei inciso
il capo ad una rosa
Se solo avessi avuto la speranza
Perdurandomi d’azzurro
e levigando a mani nude
la distanza tra due mondi
Avrei scritto:
di me dal passo scalzo
in leggerezze radioattive
Potando teste a ceri
per disperdermi nel buio
E avrei imparato
nel nero dei miei occhi
il volto di una luce
che ancora non conosco
Immagine di © Valeria Dalmon
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