Son giunto ora
[il punto lacrima nel buio]
e ha tranciato i tendini,
lo stomaco, fa male…
È giunto
infine a tratti – il dardo,
l’ora schiva e irrazionale
La ferocia che mancava
a queste dita troppo fragili
troppo propense al piombo
Fuori asse
la linea che fin oggi
ha solcato la mia retta
devia furtiva
verso i lidi dell’ego
come una capriola
s’intona
al colore del falso
al sorriso dovuto
per l’ipocrisia
Son giunto ora
finalmente libero!
E faccio di conto
intorno a un punto
Bianco, vuoto
inutile.
Nulla per me
al di là dei suoi recinti
Nulla per me
al centro
della sua graziosità
Sarò feroce
domani,
feroce
come il levare
di un ghigno
con labbra socchiuse
a proiettare
di quello che voglio
il nuovo
di me
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