Ero sicuro che ero, che fossi una corrente
una volta in una valle avvolta da neve
e che fossi, ero, forse, una certezza
proprio là, in mezzo alle chimere
che fossi cosi leggero, un monolita:
la luce è veloce “spegnila che è tardi”,
fammi sapere almeno questo
Se possiamo vederci, al buio, lo stesso.
Non so cosa dire invece: tu mi guardi
i contenuti col tuorlo nell’occhio
e io che divento uno squillo d’albume
per coabitare con la guerra attorno.