Due poesie tratte dal libro CAMMINO
#1
L’inizio è un luogo sacro.
Il coraggio di partire è custodito
in un tabernacolo d’oro: invoca
un silenzio che tra le strade si smarrisce.
Il salmo del viaggiatore è una cosa seria,
è stato ucciso un uomo duemila anni fa
e in seguito, molti hanno iniziato a camminare.
Il motivo è differente, ma la preghiera
la medesima: cambiami.
La chiesa è quasi vuota, gli archi
accolgono il senso che ognuno
dà al suo viaggio e cosa importa
se non c’è una spada a proclamare
la partenza.
Il cammino inizia nel momento in cui
un ragazzo tra la folla,
l’ha immaginato
#2
Aspetta un attimo.
Appoggiati al tronco e respira
più volte: la corteccia
punzecchia le strade
della mano, te n’accorgi
appena. Il momento arriva
alla sera, gli occhi strizzano
una visione. Un rosso marziano
si posa sulle case, nel totale
assenso delle foglie. Un silenzio
prepotente obbliga a
stare bene, quasi senza farci caso.
Dura poco ma il braccio
s’è intorpidito, di lato
della bocca la saliva fuoriesce
come da un sonno. Il tempo
si allontana da una concezione
umana. Nel momento che l’essere
non era è divenuto più
presente che mai.
Le luci si accendono appena
e il confine
svanisce nell’attesa
di un nuovo giorno.
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