La terra ride e ci rimbalza
rendendoci bruciante atmosfera
nei minuti che mai sapremo
anche se costruiti sulle nostre ombre,
i corpi sbattuti sulle parole
che non si osano sputare
col medium telematico
per rivendicare ciò che il corpo
ha smarrito in un pugno di giorni
in mezzo agli arti doloranti
che pure aprono a nere giovinezze
e a coiti senza interruzione.
Si perde ogni ragione del ‘dopo’,
si vive sugli stati primitivi
battendo strade ignote eppure
già sognate quando si abitavano
altri emisferi e alcol e baci
subito penetravano in circolo